TUNISI, 17 GIU – Nel momento di ripresa delle attività produttive e a pochi giorni dalla riapertura delle frontiere del Paese, l’ambasciata d’Italia a Tunisi ha organizzato una videoconferenza tra la comunità imprenditoriale italiana e il ministro di Stato tunisino incaricato della funzione pubblica, della governance e della lotta alla corruzione, Mohammed Abbou, per fare il punto sulla situazione dell’economia tunisina e discutere delle future possibilità di collaborazione anche in campo amministrativo. Lo rende noto la rappresentanza diplomatica italiana a Tunisi in un comunicato precisando che “la riunione, alla quale hanno partecipato anche la direttrice dell’Ice di Tunisi e il presidente della Camera tuniso-italiana di Commercio e Industria, si è aperta con un saluto dell’ambasciatore Lorenzo Fanara, il quale ha sottolineato l’importanza, ai fini degli investimenti, del “rispetto del principio di legalità, dello Stato di diritto e della certezza delle regole”. Il ministro di Stato Abbou, leader del partito Attayar (Corrente Democratica), che gode della fiducia del presidente della Repubblica, Kais Saied, è di fatto una figura chiave nella coalizione governativa del premier Elyes Fakhfakh, principale responsabile del programma di riforma della pubblica amministrazione anche in un’ottica di trasparenza e lotta alla corruzione, tra le priorità dell’esecutivo di Fakhfakh. “L’ambasciatore Fanara ha poi dato merito al ministro di aver colto questa fondamentale esigenza e di essere impegnato con il nuovo governo tunisino ad assicurare l’adozione di un’agenda riformatrice” scrive infatti l’ambasciata nel comunicato. “Il ministro Abbou ha convenuto con questa impostazione, incoraggiando gli imprenditori italiani a investire di più in Tunisia. Il ministro ha riconosciuto che il miglioramento del clima d’affari resta una delle priorità dell’esecutivo Fakhfakh, consapevole delle potenzialità dell’economia tunisina ma anche delle necessità di rendere più spedite le procedure amministrative. Abbou si è dimostrato particolarmente sensibile a quest’ultimo punto, ribadendo che gli obiettivi di modernizzazione dell’azione amministrativa sono centrali per il Governo tunisino”.

“L’occasione ha consentito di fare il punto anche in materia di collaborazione italo-tunisina nell’ambito della giustizia amministrativa e di nuovi progetti in materia di arbitrato commerciale, inteso come strumento di garanzia e tutela degli investimenti.” scrive ancora l’ambasciata. “Un altro dei punti affrontati è stato quello relativo alla digitalizzazione della pubblica amministrazione tunisina. “Sul tema, il ministro ha ricordato che la Tunisia è intenzionata a pubblicare una serie di bandi di gara per la digitalizzazione delle attività della Pa, in chiave di modernizzazione del Paese”. “Nel corso del dibattito, inoltre, alcuni operatori hanno potuto presentare le loro iniziative in corso o in fase di avvio in Tunisia”, conclude la nota. Lo scorso maggio l’ambasciata d’Italia a Tunisi aveva organizzato un’iniziativa analoga, una videoconferenza tra il ministro tunisino dell’Industria e delle pmi, Salah Ben Youssef, e la comunità imprenditoriale italiana in Tunisia. Sono circa 800 le aziende italiane o miste operanti sul territorio. (ANSAmed).